Concorso Salone Nautico Venezia
Anno: 2019
Il progetto è pensato per costituire un sistema applicabile a qualsiasi tipologia di scafo a vela, nel pieno rispetto dei tre principi vitruviani (Firmitas, Utilitas, Venustas) che ritroviamo in ogni sistema/progetto davvero compiuto, che tende pertanto alla perfezione così come del resto avviene in natura.
F.U.V. Grooves è caratterizzato da una serie di solchi longitudinali impressi sulla pelle della barca che apportano un miglioramento sotto l’aspetto della:
– F.irmitas, i solchi irrigidiscono lo scafo che pertanto può essere alleggerito;
– U.tilitas, i solchi migliorano la performance idrodinamica dello scafo sbandato in bolina. Creano turbolenza in andatura e migliorano lo scivolamento anche attraverso un trattamento della superficie che simula la pelle dello squalo, meraviglioso esempio in natura delle proprietà idrodinamiche. Riducono gli attriti in condizione di mare agitato (beccheggio sull’onda e spruzzi);
– V.enustas, i solchi conferiscono snellezza e aggressività allo scafo con il supporto anche di un’illuminazione a led che marca i canali orizzontali, così come attraverso l’uso del materiale che può anche essere utilizzato a vista (kevlar, carbonio).
Il progetto opera sulla pelle dello scafo, graffiandolo, cercando attraverso i canali (Grooves) di inserire ulteriori componenti e funzioni peculiari. Così come in natura la pelle degli animali rappresenta un sistema/progetto perfetto, nato per assolvere e ottimizzarne le prestazioni in funzione dell’ambiente specifico in cui gli stessi vivono e si muovono, allo stesso modo F.U.V. Grooves si propone di apportare allo scafo di un’imbarcazione nuove componenti in grado di migliorarne le performance nelle varie condizioni.
La presenza dei solchi “Grooves” permette di ridurre la sezione delle strisce di fluido aderenti allo scafo, affette da turbolenza e minore velocità, aumentando lo scivolamento dello stesso, con un conseguente risparmio energetico, come già sperimentato in avionica. La sezione e la forma dei solchi verranno approfonditi sperimentalmente facendo scorrere i fluidi sulle superfici lisce o striate, in funzione dei parametri geometrici della sezione dei solidi stessi e della densità della loro distribuzione sulla superficie con modelli standard C.F.D. (Computational Fluid Dynamics) implementati in F.E.M. (Finite Element Modelling) e verificati in vasca su modelli in scala.
Come ogni struttura soggetta a stress trasversale l’area della sezione dello scafo risulta maggiore laddove questo è attraversato dai solchi, offrendo una maggiore rigidità dove occorre permettendo al contempo di alleggerirlo. Dato uno scafo con superfici lisce, ci si può porre l’obiettivo di aumentarne lo scivolamento aggiungendo solchi opportunamente dimensionati, di aumentarne la rigidità e la tenuta. Ma una visione più avanzata suggerisce di ottimizzarne il disegno congiuntamente alla presenza dei solchi.